1. Che cosa è
È quella branca dell’odontoiatria che prevede la sostituzione dei denti mancanti con radici artificiali inserite nell’osso.
Queste radici artificiali ( impianti ) vengono inserite nell’osso e si saldano ad esso tramite un processo di oasteointegrazione ( percentuale di successo 98% ).
L’impianto dentale può:
- Sostituire un singolo dente (fig 1)
- Svolgere la funzione di pilastro per un classico ponte
- Stabilizzare una protesi mobile
- Trasformare una protesi mobile in una dentatura fissa e stabile (fig 2)
La perdita di elementi dentari comporta una serie di problematiche che interessano sia la zona dove manca il dente ma anche i denti vicini e nondimeno anche i denti dell’arcata opposta.
Infatti una volta che il dente è stato estratto, l’osso che reggeva il dente va incontro ad atrofia, riducendosi e contraendosi sempre più limitando così la possibilità di poter inserire un impianto.
I denti vicini invece cominciano a migrare e ad inclinarsi notevolmente creando i presupposti per una “tasca paradontale”. I denti dell’arcata opposta invce cominciano a muoversi verso la zona di mancanza , compromettendo l’occlusione, la masticazione ed il profilo gengivale.
2. Stabilizzare una protesi mobile
Molto spesso la protesi totale, specialmente inferiore, è fonte di disagio per il paziente poiché la protesi “ balla “. E’ possibile risolvere questo problema attraverso l’inserzione di impanti dentali che collegati a diversi tipi di meccanismi, tengono ancorata la protesi totale alla mandibola.
Questo trasforma la protesi mobile in una dentatura completamente nuova aumentando la confidenza durante la masticazione e la fonazione.